Storia della Chiesa di Le Forna – Ponza

Una tela di un allievo del Solimena nella Chiesa dell’Assunta a Le Forna

 

La Chiesa di Le Forna, dedicata alla Madonna dell’Assunta, festività che si celebra il 15 agosto, è stata edificata nel 1770 in un’unica navata, alla quale furono aggiunte in seguito le altre due, completate nel 1924.

L’edificio sacro è stato oggetto di recente di due importanti restauri, uno a metà degli anni ottanta del novecento, e un secondo attorno al 2000.  All’interno, oltre ad un prezioso organo settecentesco, che attende di essere restaurato, una pregevole testimonianza artistica: una tela, posta sull’altare centrale,  che rappresenta la Madonna, opera del pittore Paolo Di Majo.

Originario di Marcianise, cittadina oggi in provincia di Caserta, dove era nato nel 1703, fu pittore di vaglia, allievo del più celebre Solimena.  L’artista, il cui stile è riconducibile al periodo tardo barocco-rococò, è oggetto da qualche decennio di una rivalutazione da parte dei critici d’arte.
La pittura, che conteneva una corona d’oro sul capo della Vergine, nel restauro fatto qualche anno fa, è stata rimossa per evitare danni alla tela, ed è oggi conservata nella Sagrestia.
Opere di Di Majo si trovano a Napoli e in molte chiese campane, della Puglia e della Calabria. Nel Lazio la tela isolana sembra essere l’unica e lo si deve al fatto che furono i Borboni nel 1734 a colonizzare Ponza e Ventotene e quindi ad arredare gli edifici di culto con opere di pittori napoletani.
Nel 1772 il grande architetto Vanvitelli, al quale si deve anche il progetto del porto di Ponza, lo volle come insegnante dell’Accademia borbonica di disegno.
Di profonda fede religiosa, fu amico fraterno di Alfonso Maria dei Liguori. Si spense a Napoli, divenuta la sua patria d’elezione, nel 1784.

Articolo a cura di: Giuseppe Mazzella

Condividi
Tag: Le Forna, Napoli, Ponza, Ventotene