La spiaggia di Lucia Rosa è un'insenatura formata dal mare, con una maestosa falesia dai colori variopinti. Nella zona sommersa sono visibili alcuni cunicoli, mentre lungo la costa si aprono alcune grotte con all'interno delle piccole spiaggette di ciottoli. Questo stupendo luogo è accessibile solamente via mare.
A largo di Lucia Rosa, nelle vicinanze della “Secca dei Mattoni”, nel 1985 è stato rinvenuto un relitto di epoca romana, a circa 30 m di profondità, contenente anfore romane risalenti alla prima metà del I a. C.
Questa parte dell’isola prende il nome dalla leggenda di una ragazza di nome Lucia Rosa, ostacolata nello sposare un contadino. Siamo ai primi dell’800; Lucia Rosa, giovane e sognatrice, guardava il mare dall’alto di Le Forna, fantasticando l’amore che sarebbe arrivato un giorno.
Un ragazzo, con la sfortuna di essere un semplice contadino, s’innamorò della giovane. Nasce un amore forte e coinvolgente che però il padre di lei rifiuta di accettare, non acconsentendo a quelle nozze senza onore. A nulla vale il pianto disperato della ragazza, con il cuore infranto. Un pomeriggio di Luglio, in un’ora assolata, Lucia Rosa nel meriggio del silenzio estivo, si fece scivolare e cadere da una rupe, precipitando inesorabilmente nel vuoto fino ad arrivare giù sugli scogli. Di fronte aveva i Faraglioni. La cercarono per giorni. Fu proprio l’amato a calarsi giù con una fune, a prenderla tra le rocce, con il cuore spezzato dal dolore.